La narrazione e la lettura, magari di favole e brevi racconti, ad alta voce con i bambini piccoli in età prescolare produce benefici sulla loro crescita e in particolar modo su apprendimento, attaccamento, autonomia, emotività, fantasia-creatività e linguaggio. In realtà si può iniziare già dalla pancia… Leggere durante la gravidanza serve non solo a creare fin da subito un legame intimo tra genitore (magari il papà) e figlio, ma anche a favorire lo sviluppo cognitivo del bambino. Ci sono tantissimi studi a sostegno del fatto che leggere ai bambini sia durante che dopo la gravidanza può avere un impatto positivo sulle capacità relazionali ma anche di apprendimento del linguaggio, così da avere sin da piccoli un vocabolario ricco.
Con la lettura ad alta voce si innesca nel bambino la curiosità e la voglia di leggere libro dopo libro, sarà lui stesso a chiederlo, anche perché svilupperà l’abitudine all’ascolto in maniera naturale. La lettura aiuta a stimolare una delle capacità più importanti, che se attivata nei primi anni di vita, diventerà per i bambini una dote fondamentale: la concentrazione.
Molto importante è dedicare un piccolo angolo della casa o della cameretta a questa attività, magari un tappeto con dei cuscini in modo da stare comodi e rilassati, e soprattutto ad altezza di bambino, mettendo poi in vista e soprattutto a portata di bambino i libri, così magari può esser lui stesso a sceglierli.
Ciò che è importante ricordare è che l’adulto che legge deve farlo in modo naturale, in pratica come parlerebbe normalmente. Deve pronunciare le parole con chiarezza, scandendole bene e magari collegarle con coerenza alle illustrazioni. Le filastrocche poi hanno un grandissimo potere: attraverso le rime i bambini riescono a memorizzare le parole più facilmente, imparando così nuovi vocaboli e scoprendo cose nuove.
Ma ciò che è ancora più importante è capire quale bambino si ha di fronte. C’è chi è più attratto dalle immagini, chi dalle parole o chi invece ha bisogno di muoversi o del contatto fisico.
È un errore abbastanza comune quello di credere che i bambini che continuano a muoversi, o a giocherellare durante una lettura, siano disinteressati. In realtà, molto spesso non è così: basta constatare che essi rimangono comunque sempre a una distanza utile all’ascolto e che, alla fine, hanno comunque fruito e goduto della narrazione.
Per il bambino piccolo la ripetitività è un elemento importantissimo. Egli ama infatti risentire più volte la stessa storia e non gradisce i cambiamenti. La storia per lui, infatti, non è una rappresentazione piatta della quale è semplicemente spettatore, ma una rappresentazione tridimensionale in cui egli è inserito in modo partecipe. Lui vive la storia con la sua fantasia. Per cui risentire la stessa storia è come riesplorare un percorso per lui sempre più familiare. Non dobbiamo quindi stancarci di ripetere sempre la stessa storia facendolo magari pesare. Dobbiamo saper vedere le cose con gli occhi e le orecchie dei bambini.
C’è un’ampia bibliografia dove vengono suggeriti libri per bambini, fin da piccolissimi. Attraverso le storie, infatti, possiamo anche aiutare il nostro bambino a comprendere meglio il mondo e a superare i momenti magari di crescita che si appresta a vivere. Abituarli da subito a maneggiare un libro, significa trasmettere il messaggio che la lettura non è sinonimo di noia ma, al contrario, di divertimento, gioco, scoperta.
Ci sono molti libri per bambini in circolazione, ma non tutti stimolano le emozioni e la mente del bambino allo stesso modo. Per queste ragioni Nati per leggere ha costituito un Osservatorio Editoriale permanente che seleziona i migliori libri per bambini.
La cosa comunque più importante è che con la lettura ai bambini si può creare un momento importante e intimo per stare tutti insieme, un momento famigliare, da vivere magari prima di andare a dormire per fare bei sogni.
Fonti:
https://www.iobimbosardegna.com/mamme-bambini/leggere-ai-bambini/
https://www.leggerepercrescere.it/per-l-educatore/benefici-sulla-crescita/come-leggere-ai-bambini/